I luoghi della memoria

Sono a disposizione nel nostro Istituto materiali e strumenti sul tema “I Luoghi della Memoria”. In questa sezione, inoltre, si segnalano le attività e le iniziative in corso promosse dall’IFSML.

  • A. Buvoli-C. Nigris, Percorsi delle Memoria Civile. la Carnia. La Resistenza, Udine, IFSML, 2004.

    Il pregevole lavoro di ricerca documentaria e soprattutto fotografica propone le immagini di un tempo e, in qualche caso, di oggi, di una zona, la Carnia, che alla guerra di liberazione ha dato un contributo importante in termini di uomini e di conquiste sul piano civile: basti pensare alla Repubblica libera dell’estate-autunno 1994 con sede ad Ampezzo. Il racconto della resistenza si snoda attraverso i luoghi, le contrade, i paesi della Carnia. I partigiani della montagna trovarono un valido sostegno proprio nella natura dei luoghi, impervi a volte, ma sempre accoglienti. Per questo la furia devastatrice dei nazifascisti si abbatté anche sui luoghi quasi a testimoniare la naturale alleanza tra combattenti e montagna.

  • L. Patat, Percorsi della Memoria Civile. La Resistenza nella Provincia di Gorizia, Udine, IFSML, 2005.

    Un percorso storico e geografico che abbraccia i luoghi, gli avvenimenti e i protagonisti della lotta di Liberazione nei comuni della provincia di Gorizia e nella regioni della Slovenia occidentale e meridionale in cui hanno combattuto i reparti garibaldini della Divisione “Natisone” e della Brigata “Trieste”e “Fontanot”, e in cui hanno operato i partigiani dei Gap, delle Sap e dell’Intendenza “Montes”.

    DVD disponibili sul tema “I Luoghi della Memoria”.

  1. Avasinis 2 maggio 1945. Luogo della memoria”, edito dal Comune di Trasaghis e dal Centro di Documentazione sul territorio, 1990.

Il 2 maggio 1945, alcuni reparti di SS miste (tra cui anche alcuni friulani) entrarono nella frazione di Avasinis compiendo un’orrenda strage di civili. Le vittime furono 51, anziani, donne e bambini (la più piccola aveva due anni). Questa strage rimase “dimenticata” come molte altre. Gli assetti geopolitici costituitisi dopo il conflitto mondiale, imposero un sostanziale silenzio su queste stragi (25.000 civili nel complesso). Per oltre mezzo secolo i responsabili della strage sono rimasti sconosciuti. Solo dall’agosto del 2002 la magistratura bavarese, con l’aiuto di quella italiana, ha iniziato a cercare con determinazione i responsabili. In tutti questi anni, nella comunità di Asvasinis il ricordo dell’eccidio è rimasto sempre vivo e presente.

  1. Tatort Avasinis. L’eccidio del 2 maggio 1945”, regia di Jim G. Tobias, edito dal Comune di Trasaghis, 2003, durata 12 minuti.

La guerra era finita, le truppe tedesche avevano capitolato il 28 aprile del 1945. Ciò nonostante il piccolo paese di Avasinis doveva ancora vivere uno dei più atroci eventi della sua storia. Il 2 maggio un battaglione di SS – Karstwehr circonda il paese e compie un massacro tra la popolazione civile: 51 persone uccise, tra cui anziani, donne e bambini. Nel 2003, in occasione dell’imminente 60° anniversario della fine della guerra, una troupe televisiva della Medienwerkstatt Franken di Norimberga ha realizzato questo servizio che, attraverso alcune testimonianze, rievoca i fatti di quel sanguinoso giorno di primavera del 1945.