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Storia contemporanea in Friuli 2023 53 anno LII I treni per i lager

 

Alessandra Ksenija Jelen e Laura Parolin (a cura di), Che “razza” di scuola! L’applicazione delle leggi razziali del 1938 al Regio Istituto tecnico “Antonio Zanon” di Udine, Udine, IFSML, 2024, p. 29, € 5,00

Nel corso dell’attività didattica è stata analizzata una selezione di materiali archivistici conservati nella biblioteca scolastica dell’Istituto Tecnico “Antonio Zanon”, che hanno permesso la ricostruzione dell’iter burocratico-amministrativo avviato per la persecuzione degli ebrei.

Per maggiori informazioni e per scaricare il pdf dell’opuscolo: 

Le vite degli italiani. Partito nazionale fascista e controllo sociale in Friuli, Udine, IFSML, 2023, p. 275, € 20,00

Il volume illustra il controllo della vita lavorativa e privata esercitato dal Partito nazionale fascista in Friuli. Accanto alla funzione repressiva, di sorveglianza della popolazione, il partito esercitò uno sforzo costante per condizionare idee e comportamenti e legare al regime la massa della popolazione. Questo controllo capillare si realizzò attraverso una molteplicità di strumenti. Non soltanto i fasci locali – presenti in ogni paese e che consentivano di raccogliere informazioni e seguire passo passo le attività dei potenziali oppositori e in generale dei friulani -, ma anche i fasci di altre regioni e quelli esteri (dall’Europa alle Americhe alle colonie africane) erano interpellati per raccogliere informazioni sulle vite dei friulani. Il Pnf utilizzò inoltre gli apparati dello Stato, dalle questure, alle prefetture, alle forze armate, per conoscere orientamenti politici, comportamenti quotidiani e perfino elementi del carattere e dello stato di salute.
Accanto al controllo repressivo degli oppositori, il Pnf locale si impegnò per modificare idee, comportamenti e valori dei friulani. Dalle carte del Pnf, sulle quali si basa questa ricerca, emerge così un mondo sorvegliato da informatori che spiano anche le conversazioni nelle osterie e segnalano ogni espressione di distanza del regime, comprese le barzellette su Mussolini e sui gerarchi.
Repressione del dissenso e propaganda risultano così strumenti paralleli di una grande opera pedagogica di omologazione, volta a legare al regime la vasta massa di coloro che erano impermeabili alle sue suggestioni, spesso anche per la repressione delle difficoltà materiali o per la lontananza, per vari motivi, dalla politica. Alla propaganda si associava la possibilità di ottenere, grazie all’adesione al Pnf, concreti vantaggi, posti di lavoro nel partito e nelle sue organizzazioni, così come raccomandazioni presso aziende private, miraggio di una vita migliore o semplicemente tentativi di sfuggire alla povertà. Chi si collocava al di fuori dell’ombrello protettivo e corruttore del regime – compresi gli ebrei dopo le leggi del 1938 -, al contrario, pagò un prezzo molto alto in termini di difficoltà di impiego e di emarginazione sociale.
Il volume, frutto di un’ampia ricerca, si articola in saggi che collocano la vicenda del fascismo friulano nel contesto di quella nazionale; in un saggio iconografico sui “luoghi” del potere (le architetture fasciste in Friuli); infine in un percorso, testuale e documentario, con oltre 190 fotografie e riproduzioni di documenti, sulle attività e le caratteristiche del partito.

Saggi di Martina Contessi, Massimo De Sabbata, Paolo Ferrari, Alessandro Massignani, Marco Palla.

Luciano Patat, I treni per i lager. La deportazione dalle carceri di Udine e di Pordenone ( settembre 1943 – aprile 1945), Udine, IFSML, 2024, pp. 518, € 25,00

Nei venti mesi di occupazione nazista, sono 1.656 i detenuti delle carceri di Udine e di Pordenone deportati nei campi di concentramento e di sterminio tedeschi e 1.758 quelli inviati al lavoro coatto in Germania.
Attraverso la consultazione dei registri delle carceri e della documentazione proveniente dai campi di concentramento e conservata negli archivi tedeschi, mese per mese Patat ricostruisce la successione cronologica delle partenze dei treni per i lager, riporta la lista degli internati e descrive la vicenda carceraria e concentrazionaria di ogni deportato e lavoratore coatto.

n. 53, anno LII, 2023, pp. 183, € 15,00

Storia nazionale
Massimo De Sabbata, «Messaggera d’italianità» Note sul monumento ad Adelaide Ristori di Antonio Maraini
Bianca Maria Santi, La contestazione della guerra nelle piazze italiane

Storia regionale
La liberazione di Cividale del Friuli
Paolo Ferrari, Note sulla propaganda tedesca nel Litorale Adriatico
Gian Carlo Bertuzzi, La liberazione di Cividale. Una vicenda controversa
Gorazd Bajc, La liberazione di Cividale. Un contributo sulle fonti slovene
Fabio Verardo, Il reggimento Alpini Tagliamento alla sbarra. I processi per collaborazionismo del dopoguerra

Christian Vicenzotto, Medici contro. Resistenza, repressione e processi de dopoguerra in due biografie.
Andrea Monopoli, Le fortificazioni in Friuli Venezia Giulia durante la guerra fredda

Storiografia
Monica Emmanuelli, Matteo Ermacora, Studi e ricerche sul Friuli nell’età contemporanea. Le pubblicazioni del 2022

Le autrici e gli autori

n. 52, anno LI, 2022, pp. 246, € 15,00

Enzo Collotti: studi sulla Repubblica di Weimar
Francesca Cavarocchi, Paolo Ferrari, Valeria Galimi, Enzo Collotti, storico del Novecento
Enzo Collotti, Crisi della socialdemocrazia e opposizione intellettuale nella Germania di Weimar
Enzo Collotti, Una istituzione berlinese degli anni Venti. Lo Internationales Anti-Kriegs-Museum
Enzo Collotti, Tina Modotti: vivere a Berlino nel 1930

Politica, letteratura e cinema in Pier Paolo Pasolini, a cura di Giuseppe Mariuz
Giuseppe Mariuz, Dai Guf alla militanza comunista. Il pensiero politico del giovane Pier Paolo Pasolini 1939-1949
Paolo Desogus, L’opera sommersa di Pier Paolo Pasolini tra il 1947 e il 1952
Paolo A. D’Andrea,«Una serie di cristalli fuori dalla storia»: echi friulani nel cinema di Pier Paolo Pasolini

Storia nazionale
Patrizia Gabrielli, Angelina Merlin, detta Lina: cenni biografici su una audace e convinta riformista

Storia regionale
Eugenio Collinassi, Il disastro di Černobyl’ e il Friuli Venezia Giulia. Ricadute sanitarie, media, ambientalismo

Storiografia
Paolo Ferrari, Alessandro Massignani, Industria bellica e militari. L’Italia nelle due guerre mondiali
Monica Emmanuelli, Matteo Ermacora, Studi e ricerche sul Friuli nell’età contemporanea. Le pubblicazioni del 2021

Le autrici e gli autori

n. 51, anno L, 2021, pp. 303, € 15,00

Storia nazionale
A cento anni dalla nascita del Partito comunista italiano, a cura di Claudio Natoli
Alexander Hoebel, Fascismo, antifascismo, Resistenza nella storia del Pci
Claudio Natoli, Il Pci nella costruzione della democrazia repubblicana
Aldo Agosti, L’internazionalismo dei comunisti italiani
Albertina Vittoria, Intellettuali e Pci dal secondo dopoguerra agli anni Settanta
Guido Liguori, L’ultimo Berlinguer: rinnovare il Pci nel passaggio d’epoca della globalizzazione

Giovanni Costenaro, L’Africa per salvare l’Europa? I progetti di cooperazione economica nelle colonie durante l’appeasement
Alessandro Baù, Gian Dàuli editore: idee, speranze, fallimenti 1921-1945
Alessandro Massignani, Il 6° reggimento alpini e il battaglione Bassano nella Grande guerra. Organizzazione, operazioni, condizioni di vita

Storia regionale
Antifascismo, europeismo, politiche per la montagna. Romano Marchetti
Denis Baron, Introduzione
Laura Matelda Puppini, Romano Marchetti mazziniano e partigiano
Claudio Lorenzini, Ancora su periferie di periferie. Premesse ai legami fra montagna ed Europa in Romano Marchetti
Andrea Zannini, Antifascismo ed europeismo: lo snodo del dopoguerra
Sandro Menegon, Libertà, professionalità e lungimiranza. Romano Marchetti, agronomo nella Carnia del secondo dopoguerra (1945-1954)
Luca Marin, L’archivio di Romano Marchetti: prime ricognizioni
Romano Marchetti: materiali per una bibliografia, a cura di Denis Baron, Anna Di Qual, Claudio Lorenzini

Storiografia
Denis Baron e Alessandro Faè, Studi e ricerche sul Friuli nell’età contemporanea. Le pubblicazioni del 2020

Le autrici e gli autori

Luciano Patat, I treni per i lager. La deportazione dal carcere di Gorizia (1943-1945), IFSML, 2021, pp. 446, ESAURITO
Sono 3.085 i prigionieri politici e razziali, detenuti nel carcere di Gorizia, che dal settembre 1943 all’aprile 1945 vengono deportati nei campi di concentramento o inviati al lavoro coatto nel Terzo Reich. Attraverso la consultazione dei registri del carcere, Patat riporta, mese per mese, i rastrellamenti e le principali operazioni di polizia condotte dai tedeschi, descrive la successione cronologica dei convogli ferroviari inviati nei lager e ricostruisce la biografia dei deportati e la loro storia concentrazionaria.

n. 50, anno XLIX, 2020, pp. 185, € 15,00

Paolo Ferrari, Mezzo secolo di “Storia contemporanea in Friuli”

Storia nazionale
Mimmo Franzinelli, Il bavaglio ai dissidenti. Politica e magistratura nel primo fascismo
Paolo Ferrari, Alessandro Massignani, Forze armate, industria, fascismo. Badoglio e Cavallero alla guida del paese

Storia regionale
Dal Piave a Tagliamento: profughi veneti nel Friuli invaso 1917-1919
Giacomo Viola, Introduzione
Francesco Frizzera, Un continente in movimento. I profughi del Piave e le migrazioni forzate nell’Europa della Grande guerra
Giacomo Viola, Profughi veneti nelle terre del Friuli invaso
Matteo Ermacora, Gemona “capitale” dei “profughi del Piave”. Tensioni, problemi annonari, condizioni sanitarie 1918-1919
Marco Chiavon, Dal Piave al Cormor. Note per una ricerca sui profughi veneti a Pozzuolo del Friuli
Simone Menegaldo, Sgomberati, sfruttati, illusi: i profughi della “Zona d’operazioni Piave” tra Oderzo e Motta
Luca Nardi, L'”an de la fan” 1917-1918 della Sinistra Piave tra occupazione e dopoguerra

Storiografia
Matteo Ermacora, Studi e ricerche sul Friuli nell’età contemporanea. Le pubblicazioni del 2019

Gli autori

Giuseppe Gori, Le lotte per il lavoro in Carnia. Il caso della Cartiera di Ovaro, Udine, IFSML, 2019, pp. 391, € 20,00
Fra il febbraio 1983 e il marzo 1986 per Ovaro e la Carnia si ebbe una delle fasi più aspre per la salvaguardia del lavoro in montagna. Il principale insediamento industriale della vallata, la Cartiera di Ovaro, stava conoscendo una crisi che sembrava irreversibile. L’intervento delle istituzioni, l’impegno di un imprenditore capace come Giovanni Dell’Aria Burani e, soprattutto, le capacità professionali dei lavoratori e il loro impegno diretto nella lotta, consentirono la ripartenza. La nuova Cartiêra di Davâr fu inaugurata il 14 aprile 1986. È da allora che, pur con rinnovati assetti societari, prosegue la sua attività di produzione di cartoncino di qualità, garantendo occupazione alla vallata di Gorto e alla montagna friulana.
Ricostruendo quella particolare vicenda, il libro ripercorre la storia della Cartiera, iniziata ai primi decenni del Novecento con l’industria elettrica e proseguita dagli anni Trenta con l’arrivo di Anna Erker-Hocevar, l’imprenditrice alla guida del gruppo industriale fino agli anni Settanta, che ad Ovaro seppe sviluppare la produzione della carta grazie anche all’impegno del direttore Giovanni Michieli e, soprattutto, al lavoro di operai e impiegati capaci. Il caso della Cartiera, così come qui ricostruito, diviene un’opportunità per percorrere la storia dello sviluppo industriale della Carnia ed il ruolo che gli imprenditori, le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali hanno svolto in questo processo.